LA MUSICA
Da quale divina sorgente giungi sì beata
ad ammaliar i miei sensi con la tua armonia
nobile regalo del tempo e tenera follia
tramandi intatta la tua testimonianza
sacra e profana accompagni la natura
unendo strade e menestrelli innamorati
da amor cortese in ardente compagnia
trobadorica poesia che pullula sovrana
solfeggi dall'alba delle mie stagioni
contemplando prose e melodrammi
in assoli o sinfonie misto andanti
confondi gli amori di romantica bellezza
ed i gusti di ciascuno che mai inganni.
Oh mia musica,
mia dolce sconfinata musica
che da secoli soffi turbina all'anima
melodiosa ed inebriante m'assopisci
rubando al silenzio ed intonando l'arpa
in ritmiche pulsazioni fai scintillar le stelle
solleticando ricordi e dimenticate vibrazioni
e mi accarezzi lieve come un onda il cuore
dalla radice allo spazio evanescente t'alzi
come un inno da Platone alla sua Musa
che mai confusa colmandomi d'incanto
e come un usignolo spaventato vivo
nel mio morir cantando.
16 Agosto 2015
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