Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 109 NIVEA (Quarta Parte - Maria Soledad)




QUARTA PARTE
NIVEA
"Maria Soledad de Carreras"


Misi un abbondante cucchiaino di zucchero nella tazzina di caffè e cominciai a mestarlo silenziosamente, cercando di ricomporre tutta la mia turbolenza interiore. Sentivo lo scrosciare della pioggia e mi dava un senso di pace, anche se ciò avveniva soltanto nella mia immaginazione. Avevo bevuto troppo vino ed avevo perso ogni residuo di vitalità e di concentrazione. Gustavo si scusò per non aver subito compreso l’importanza della mia affannosa ricerca e della venuta in Italia, provava a farsi scudo alla mia malinconia dandomi una soffice carezza sulla guancia sfebbrando, anche se solo per un poco, tutta la mia preoccupazione sul futuro di Francisco. Aveva anche capito come io stessi disperatamente lottando contro il tempo, e come desiderassi sigillarmi nella siesta a rimirar le luci all’orizzonte di Torremolinos, in serena compagnia di mio figlio. Avevo perso tutto il mio smalto quando arrivò il conto, socchiusi gli occhi nel sotterfugio della mia anima, ormai a soqquadro, e dissi a Gustavo che gli avrei ceduto il brevetto della mia nivea ma, che non avrei potuto lavorare per lui. Fece un sobbalzo e si sentì trafitto come da una lancia, mi disse che non avrebbe mai potuto accettare solo i profitti di una crema che avesse in sé un dispiacere così grande e che Francisco meritava decisamente altro. Vedendomi con gli occhi lucidi e così costernata, Gustavo promise che si sarebbe immediatamente attivato nella ricerca di una pomata antidolorifica, nonostante gli avessi detto che Francisco le aveva provate tutte e che era risultato refrattario ad ogni sostanza. Pagò il conto e tornammo sulla via di casa. Gustavo capì che la disperazione di una madre, incatenata al dolore di un figlio, è superiore ad ogni affare e ad ogni passione e, nella sublimazione di quella serata come di quel vino che bevemmo, mi accompagnò alla mia bicocca quando il crepuscolo della sera cedette il passo ad una stellata notte illune. Mi salutò sottocasa guardandomi il palmo della mano e fece su di essa una delicata carezza, con l’impegno che avrebbe trovato presto una soluzione per Francisco. Mi misi a letto e sentìì tutto il caldo abbraccio di Juan. Prima di chiudere gli occhi pensai che Gustavo non si sarebbe tirato indietro alla sua promessa, studiare una crema per Francisco sarebbe stata la sua più grande sfida e pensai, anche, a come mi sbagliai nell'averlo giudicato solo dalle apparenze quando, invece, dimostrò poi di avere una sensibilità così straordinaria e provvidenziale. Nei giorni a seguire, Gustavo si mise al lavoro nel suo laboratorio e, due settimane dopo, ritornai in Andalusia con tre differenti prodotti da testare sulle stimmate di Francisco ed una di esse, miracolosamente, lo sollevò dal dolore e gli asciugò persino l’essudazione. Glielo comunicai immediatamente e Gustavo ne fu immensamente felice. Depositò subito il brevetto della pomata ed avviò, interamente a sue spese, la produzione e la commercializzazione a bassissimo costo affinché la potessi acquistare, senza alcuna difficoltà, ovunque mi trovassi. Nei mesi a seguire, ebbi per Gustavo una riconoscenza infinita. Francisco migliorava giorno dopo giorno e, clamorosamente, anche dalla sua bipolarità. Lo informavo settimanalmente di ogni suo progresso, documentandolo anche con delle foto. Venne così l’inverno, ed il giorno prima di Natale mi recapitarono un plico che conteneva alcuni documenti di Gustavo. Da lì ebbi la notizia della sua scomparsa e per me fu un’altro giorno infausto. Il cuore mi si strinse contrito, fortemente rattristato dal quel terribile lutto che divenne un pugno d'acciaio nello stomaco, e le lacrime sgorgarono fragorosamente per ore. Senza Gustavo veniva meno ogni mia ragione di vita e passai la notte nella prostrazione più profonda, abbracciata al mio Francisco. Lessi quel plico il giorno dopo con gli occhi ancora gonfi di lacrime. Vidi all'interno una busta gialla, sigillata dal timbro della farmacia apposto sulla rossa ceralacca, nella quale v'era una copia di un atto notarile. Leggevo quel documento con il singhiozzo in gola, Gustavo lasciava in eredità a Francisco il brevetto, la produzione ed i profitti della sua pomata che chiamò Torremos, da Torremolinos, un’immensa fortuna ed a Maria Soledad de Carreras, donava la sua farmacia, il laboratorio e tutte le sue preziose erbe. Nel plico c’era anche un libro manoscritto, nel quale, v’erano tutte le formule degli studi che Gustavo aveva condotto durante tutto l’arco della sua vita, ed in gran parte erano già commercializzate. Una commovente lettera accompagnava questo suo grande regalo, mi ringraziava della bellissima serata passata insieme e di come avevo, umilmente, chinato il capo al suo duro cuore aprendolo ad una via filantropica che non avrebbe mai immaginato di percorrere. Terminava la lettera con il desiderio che io continuassi le mie preziose ricerche sulle creme idratanti, sulle sue orme ed in suo ricordo ed, infine, mi invitava a proseguire gli studi per diventare una farmacista specializzata. Gustavo morì per un attacco cardiaco alla vigilia di Natale, lo stesso giorno in cui Francisco, mentre stava mettendo un pacchetto sull’uscio della porta di casa, come è nostra usanza fare la notte della vigilia, mi disse: … “vedi mamma, ero sicuro che papà sarebbe tornato a casa!” Francisco ricominciò miracolosamente anche a parlare e, questa volta, sapevo che era tutto merito di Gustavo che, teneramente, ci guardava da lassù. Dopo qualche anno, Francisco si ristabilì perfettamente e prese anche lui, come suo padre Juan, la via del mare. Tre anni dopo la morte di Gustavo divenni farmacista e, l'anno successivo mi trasferii Italia e mi specializzai in chimica erboristica nel suo laboratorio, che portai avanti con successo grazie ai suoi studi ma questo, lui non poté più saperlo, o forse si. 
                                                                                            
   Con Amore, Maria Soledad


Torremolinos 10 Agosto 2015
I desideri della Notte di San Lorenzo


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