Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggo 30 (Per ♫♥♫♥♫♥ Gelosia )

Dal tramezzo del cammin della mia via
incontrai un amico in una lontana scia
e' domenica ed e' cosi' sorpreso
che l'incontro possa essere cosi' teso!

Non vedevo lui da qualche anno
eravamo molto amici ma c'e' un inganno
emtrambi eravamo tanto a cuore
ma il tempo ci ha dato il suo dolore.

Il suo nome e' Cristiano
che di moglie avea un'arcano
non so' dirvi perche' .. strano
il nostro amore e l'amicizia
fece baccano.

Fu cosi' che la gelosia dell'amica
rovino' per sempre la fatica
di tenere accorato questo amico
che di tutto potei sperare che tradito.

Non c'e' verso e non c'e' amore
a questo mondo che non vuol colore
il suo tempo ormai e' passato
ma l'amico c'e' sempre stato
tra le pieghe del pensiero
che oggi incontro sul mio sentiero !

Appunti di Viaggio 29 (Note e Notte ♫♥♫♥♫♥)

Nell'incantesimo della notte e fierezza delle sue stelle
si librano le mie armonie con delle note libere e belle
su un grande spartito libero...come tante colorate caramelle.

Nell'odore di lavanda e di betulla una patina di nebbia sale
con la sua inestimabile bellezza mi cingo di alloro ad ascoltare
il tuo inconsapevole candore e la mia indigena dolcezza
che resta infranta in ogni dove nel vuoto che lasci amore nella brezza.

E' il mio primordiale sentimento.. che stranezza !

In una universale visione.. sventolano verso i tropici le stelle
nel loro impercettibile volteggio vittoriose tra mari ed orizzonti
tra i venti e le tempeste ed instancabili sedimentano
la loro polvere come sentinelle in uno spartito spento.

Raccolgono i segreti piu' profondi con la loro sapienza
portano i sogni agli amanti e riconciliano gli amori persi
come prigionia di una canzone..noncurante suona la preghiera
sinfonia che si accompagna tra atmosfere e profumi anche stasera.

Mi arrendo stella mia alla spiaggia..
le conchiglie mi raccontano del tuo passaggio
mi cantano del tuo amore ed io mi incanto al dolore
..di non sentire.. nostro malgrado.. piu' il tuo sapore.

Appunti di Viaggio 28 ( Agnus Mei)

Nel cammino irto dell'altare
tra gli antri e le bifore
sto' oggi a bivaccare.
Guardo i vetri di smeriglio colorato
e lumini e mirre.. un aroma disseminato
punto uno sguardo freddo ed armato
dove il tuo perduto senso fatato
stanco e inebriato dal mio incenso
assaggia la mia mano
con un tuo flebile lamento.

Il Re perduto ha una armatura
il suo brillare riflette su queste mura
che a niente vale tutta la mia premura
di vederlo cavalcare nelle lande e nella pianura.

Oh Re...
che nella goliardia di tue nuove vittorie
traspare la tua calda nostalgia
di impugnare la tua spada sulla via
del mio sinuoso e lucente corpo
tra Damasco e Douz in Tunisia.

Oh Re...
che nella passione della tua scia
ho perso il velo e la mia retta via
ma non accenno a confessar
perche' sono la tua spia

e cosi sia.