Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 76 (Il Letto)



Quanta dolcezza nelle tue parole di burro
quale sesta passione s'inchina al davanzale
inascoltato splendore della notte senza stelle
non c'e' armonia che suona più giusta
non c'e' candore sei più debole della piuma
non c'e' più il letto che ti culla innamorato
n'é vera passione di una pelle incandescente
le stelle della notte scendono all'improvviso
fioche nella mia luce ad illuminarti il viso
donna dalle mille strampalate incertezze
uomo dalle mille forsennate carezze
dammi la mano a districar questo sesso
che viola il confine del soffice tuo cuscino
come un abbaino sulla luna che si arrende
come una cruna di un ago
che non trova il filo logico
della mia alienata mente.
Amor che di amor scompari
dammi un soffio del tuo bacio
dammi il tepor delle tue mani
affinché io possa apparir al mondo
come quella piuma che vola intonata
alta nelle nuvole di pioggia furibonda
che non conosce destinazione alcuna
perché è così che vuole la triste luna.
Amor che di amor ricompari
dammi il tuo bacio negato
dammi il tuo abbraccio mancato
dammi una mano più ardita e potente
altrimenti nessuna parte di me s'arrende
e non s'annusa al canto tuo che scende
in odi e parole che non hanno scampo
e nulla c'e' da temer nel composto addio
nessuna parola ha scritto il tuo ed il mio io
è solo una incerta e misera perturbazione
di sferrare con una povera rima la passione
una sciocca canzone che non ha uno spartito
che non ha un ritornello e nemmeno un quesito
ha solo il ricordo di un misfatto un letto disfatto
caldo vello che gira nel mio arrovellato cervello.

M