Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 99 (C'ERA UNA VOLTA)

C'era una volta... il buongiorno del Signore
la capacità di dire.. non ti preoccupare, passerà
il coraggio di dire.. questa é una vera ingiustizia
la sensibilità di dire.. cosa c'è che non va?
l'umiltà di dire.. in che cosa ho sbagliato?
la generosità di dire.. non ti preoccupare ti aiuto io
la pazienza di dire.. ti insegno io come fare
la dolcezza di dire.. abbracciami
il conforto nel dire.. sono cose che capitano
la forza di dire.. niente é così difficile basta volerlo
il perdono nel dire.. tranquilla non é successo niente
la disponibilità nel dire.. non c'è problema lo facciamo insieme
l'ottimismo nel dire.. é dura ma ce la faremo
la volontà di dire.. qualunque cosa succeda io ci sarò
la simpatia di dire..ma sì ridiamoci sopra
la fraternità, l'amicizia, l'affetto nel dire ti voglio bene
la gioia di dire...se ti piace tanto te lo regalo io
la fiducia nel dire.. non ti arrendere che ce la fai,
la speranza nel dire.. il cielo non può mai essere sempre grigio
il mea culpa nel dire.. il fin dei conti me lo meritavo
la saggezza di dire.. tutto scorre fa parte della vita.

C'era una volta semplicemente l'amore..
e per fortuna c'è ancora.. basta solo crederci.

M.

copyright@Giugno 2015


Appunti di Viaggio 98 (PANDORA)

Una donna conta gli anni come fosse una pigione
regola le guance al chiarore delle stelle
stilla lacrime in fragilissime ampolle
assopisce le tempeste con intrepide cantilene
e si rannicchia nel dolore senza alcuna compassione.

Germoglia e si disseta all'arrivo di ogni pioggia
ne respira quel lungo girovagar per il pianeta
estirpa veleno dalla terra più contesa
e pota tutte le paure all'apparir del sole.

Quale danza migliore per onorar la vita ?

La semina con la nascita e la nutre con sostanza
la culla con una nenia e la risveglia con la pupilla
pulsa incessante al ritmo delle sue stagioni
traccia la luna con la punta del suo naso
limita il confine dove può acquietar il pianto
e sentirsi più al sicuro come farfalla nel suo baco.

Ne appaga di cause su e giù per l'altalena
si rinfresca al dondolio come farebbe un aquilone
si erge a barricata per le membra sue più care
si fa cemento per difendere radici
si fa sogno per chi non la possiede
e si fa triste meteora se la vuoi comprare.

Quale inno migliore per essere una donna ?

Si innesta tenacemente al sorriso di Pandora
irrimedibilmente assopita nella profumata corolla dell'amore
sa bene di morire nel più sconosciuto e profondo dei suoi mari
ma non per questo si è arresa al fruttificar perpetuo
di quel suo secolare fiore innamorato.

25 Giugno 2015
Replay 6 Febbraio 2020


Appunti di Viaggio 97 (IL TANGO DELLE CAPINERE)



Come facevano le donne di una volta ad amare i loro mariti ? Era tutto un lascia stare, un lasciar correre, la priorità era "lavora e soldi a casa! ". Ricordo che mia nonna, che era del 1912, non aveva tanti giri di parole, lo lasciava uscire ed entrare da casa senza alcun interrogatorio, lo lasciava fare, parlare, borbottare, regalare, spendere e comprare, purché fosse assicurato il pane e sistematicamente, sfilava dalle sue tasche ciò che secondo lei era opportuno e necessario alla sua persona, che consisteva poi nel fare salvadanaio. Anche mio nonno faceva finta di non capire, lasciava correre, la lasciava parlare, borbottare, regalare e comprare purché gli fosse assicurata la pulizia e la cucina, e tutto si svolgeva nella più assoluta naturalezza e tranquillità. Mio nonno investiva in mattoni e mia nonna in corredo ricamato oggi riposto nei miei cassetti, ancora immacolato, con su scritto: c'eravamo tanto amati. Ora, che sono entrambi lassù, non avranno certo di che litigare, sicuramente son lì che ballano il tango, allo stesso modo di come lo avrebbero fatto qui sulla terra, per divertirsi e, soprattutto, per farmi divertire. Ma non sarà certamente questa la regola.
Beati siano i miei nonni !

Giugno 2015