Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 95 (LANA E RUGGINE)

Vorrei dileguarmi
come acqua su olio
contorno scultoreo
evaporati arcobaleni
polvere su polvere
son respiri asciutti
fluttuante costola
e mutevole nube.

Vorrei essere
quel dettaglio
cristallizzato
di lana infeltrita

e chiederti perché
mi ami e mi respingi
verso barriere
di ferro e ruggine.

Vorrei essere
turbina e mongolfiera
modellata da Dio
tra fango divino
e briciole di pane

per pochi usignoli
sopravvissuti alle 
aritmiche simulazioni 
di ossificate stagioni.

M.    26 Maggio 2014
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Appunti di Viaggio 94 (MIELE DI CILIEGIO)

MIELE DI CILIEGIO
Vaste distese di fiori
con voli ampi precisi
dovresti fare ordine
in quell'abisso di piacere
sotto il ciliegio fiorito
vorresti farti riserva
ma alla triste arnia
tu non vuoi tornare
escoriandoti calcagni
sulla breccia della vita
ti posi alla sostanza
e dimezzi la tua cena..

Quindi ti senti brutta ?

Chissà se quel messaggio
è poi così importante
per far miele e letizia
non occorre la bellezza.

M.
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9 Maggio 2014 (Image from Web)

Appunti di Viaggio 93 (DONNA NAZIONALE)

Eri come un esule di frontiera
nel parziale sorgere del sole
scarpe inzuppate di fango
e zigomo scavato dal fucile.
Poche pallottole in dote

ordini in tasche rattoppate
duro sguardo, fronte corrugata
causa del tuo poco riposare.
Il mondo ti crede scellerata
la Patria si, un gran bel gesto

staffetta di persone in cella
e riverbero di voci soffocate.
Meglio sgranar pannocchie
che scavar botole e rifugi
con la muffa tra le ciglia
per un pugno di libertà ?
E' una vecchia guerra infame 

tanto onore in fosse spente
omelia che sà tanto di censura
ora che racimoli istanti di significato.
Non un libro che narra la tua storia
non un discendente come prova

solo croci ignote per verdi campi
e qualche canzone, vana gloria.
In attesa di varcare quella luce
senti tutto l'amaro del tuo sapere

pochi denti stretti ad un bicchiere
in ricordo di quell'amore tra i vigneti.
Da giovane regnavi sulla terra

infornate di cialde e pane sciapo
confetti profumati delle nozze
e mostocotto nostrano alle sagre.


...Quella Patria che tu hai sudato 
ora non può più chiamarsi tale
un disordine di vite spiantate

un orda di follia nelle strade.
Forse t'aspettavi di invecchiare
contenta di aver vinto la battaglia
ma come vedi l'orrore non reclama
quei nomi che tu senti di pregare.
Pulsa lento il tuo cuore partigiano
lacrime versate su freddi monumenti
quelle stesse che ora ti sbranano
in un inesorabile vuoto di memoria.

M.
5 Maggio 2014 
@marilenacapitanio.blogspot.it

Appunti di Viaggio 92 ( DONNA LAPPONE)

Aurore boreali
tundra ghiacciata
mandrie da soma
legna accatastata.

Gelide guance
lisci capelli neri
dea di penitenza
hai solo dieci anni.


Respiri le foreste
rinforzi palizzate
trappole e fossati
aringhe essiccate.

Grasso sulle slitte
e cani da sfamare
esche sulle spalle
cofani di pellame.

Credenza popolare
una fase della luna
presto sarai gravida
luce di una creatura.

4 Maggio 2014
@marilena.capitanio.blog.spot.com

Appunti di Viaggio 92 (NUOVI BRACCIANTI)


Son flotte di destini magri
vulnerabili odori alle narici
passati penosi ed ininfluenti
per lavorar terre così amare.

Orde di stranieri prede umane
naufraghi feriti dal mimetismo
teatro di un docile silenzio
piegati al volere del caporale.

E' un altro girone dell'inferno
coincide con i calli delle mani
nomi difficili da pronunciare
lucrati per chissà quale domani.

Son lo scherno un cuore muto
un metro quadro di terra brulla
tesi come elastici per chilometri
stracci bagnati attorno alla nuca.

Limitati a sudar poche misure
con pane su bilance del niente
tra afa e sparpagliate cassette
restano invisibili all'altra gente.

Ma il riposo.. al calare della sera
riaccende quella nuvola lontana
tra il blu oltremar del terso cielo
osanna dell'ultimo.. dolce pensare.

30 Aprile 2014 - marilena.capitanio@gmail.com

Dedicata all'amico Dr. Guerino Trivisonno
(nonché autore della fotografia allegata)

Appunti di Viaggio 91 (TI SENTO)



Certo amore mio
non è facile arginar le acque
tenere dritto un salice e contare stelle
attraversare il fuoco bere acqua del mare
stare al buio con l'insieme dei riflessi
affilare frecce che stringo nelle mani
impunita ti avvolgo con fresche lenzuola
un corpo fuggitivo così flessibile al mio
la presunzione di trovare quel bottone
malgrado il tempo rallenta la salita.

M
28 Aprile 2014

Appunti di Viaggio 90 (PER FAVORE)





Nell'incertezza
del nostro passo
zumma sui dettagli
delle pupille
nessuna destrezza
solo coordinazione
fallo per favore
scansiona gli occhi
e leggi le parole
talvolta ovvie ma
tutte necessarie
resta ad ascoltare
ancora per un attimo
come aspetterò
quel mio domani
e consolare
quel fiume di diverbi
che con il tuo sapere
e gocce di mia pazienza
han dato motivo
di accarezzare
quella dolce speranza
di crederci ancora.

M. 
27 Aprile 2014

Appunti di Viaggio 89 (NON CHIAMARLA VITA)



Il battito singhiozza
sulla terra unta
di sudore e la polvere
ha invaso midollo e pane
respiri solo in parte
l'energia dalle narici
larghe di letame da impastare
per il cranio asciutto dei tuoi avi
se non fosse per il gettito del mondo
che spegne quelle membra
che porti sorridente
sulle tue spalle brune e scarne
diresti che è vile
appartenere al sole
è dolore sanguinare gli anni
il coraggio negli alluci di fango
denunciano le tracce
che trascini sulla via
arsa e trita di allegria
ma se vita
tu la vuoi chiamare
nei parti che il fuoco ardendo
ti tuona nell'addome
chiamala pure vita
ma portale perdono
canta la preghiera
che nascondi nelle armi
e nel figlio affamato
che indossi
così fiera a tracolla
senza un filo di malinconia.

M.
23 Aprile 2014

Appunti di Viaggio 88 (Se questi son ricordi)



Quante parole sbiadite
vado a capo con i tasti
con la leva della vita
mi cedon le ginocchia
a spazi così antistanti
dovrò mettere un freno
a metà via più o meno
e riprovo a domandare
alla luna per capirlo
e nel buio della notte
penso senza saper cosa
asterisco due parentesi
vedo simboli poca cosa
son passati molto anni
sui freddi polpastrelli
amori intensi, isolati,
intrepidi baci,fardelli
e polvere sugli anelli
se questi son ricordi
ho camminato il tutto
seminato terra vera
cullato Dio e il mare
e restata a te sincera.


M.

20 Aprile 2014

Appunti di Viaggio 87 (Savoir Faire)


SAVOIR FAIRE

Per ogni amor che si rispetti
non ci si può sempre divertire
è più facile capire l'universo
che la sessualità all'imbrunire.

Nelle fervide ore della sera
ibernate dalle indisposizioni
uno col libro l'altro col musone
il desiderio.. solito tormentone.

Ma dare amore non è un favore
nè un talk show da televisore
amore è .......
non dirgli ... nella distrazione
che è stata solo un enfasi
di una frettolosa prestazione.

Un laborioso "savoir faire" ?
Vuoi ? con un si o con un no

..... Ni

M.
14 Aprile 2014

Appunti di Viaggio 86 (Non Resto)


Vorrei poterti dire..
ho catturato il mondo
inventato ancore
attraversato acque
incontrato brezze
ingoiato sale
impollinato fiori
e creato miele.

Vorrei poterti dire..
ho toccato il fondo
camminato sulle punte
intralciando il passo
tamburellato ginocchi
con lacrime copiose
suonato sinfonie
con due tre note.

Vorrei poterti dire..
ti ho regalato amore
addormentato i sogni
dimenticato il nome
insaponato specchi
udendo la tua voce
avere con le dita
sfrangiato gli umori
dalle solite paure.

Vorrei poterti dire..
che non sei cambiato
che non sono cambiata
identiche parole
in pensieri assopiti
voli come l'estate
guardo l'orario
un attimo sulla porta
trovo un pretesto
no... stavolta
non resto.

M.

1 Aprile 2014

Appunti di Viaggio 85 (Lucciole)


Siamo angeli innaturali
frutto di cellule casuali
consumati sguardi appesi
a vecchi tronchi secolari.

Siamo arcaico peccato
incastonato nel cemento
afferrate da ganasce
in affari del momento.

Rigenerate ree anzitempo
in eterne ore della vita
ossigenate nei capelli
simualacri infreddoliti.

Rastrelliamo pedinamenti
invitate da abbaglianti
siamo desideri inesauditi
saziamo viali infiniti.

Siamo donne senza pudore
adornate all'occorrenza
di sacrilega presenza
siamo dee della brace.

Siamo lucciole spaventate
in strade non abitate
camminiamo nella notte
perennemente assonnate.

Siamo angeli innaturali
di rampolli annoiati
che pagano giovani ali
per dei finti guanciali.

M.

24.03.2014

Appunti di Viaggio 84 (Mille di una Vita)


MILLE DI UNA VITA

Tra dita affusolate scorrono le parole
gocce sudate che fermentano un sapore
cosa mai ci riserva quell'affanno vitale
giostra di giornate gergate ed arse al sale
sottane di pudore ma arrese al un dolore
un tetto di modestia a molte investiture
attimi rappresi, non sfioriti in anni duri
che bussano dentro bloccandoci i respiri
la strada ora ci legge una vita di sospiri
le corse, le vittorie le risate a non finire
con nuvole rubate ad un cuore così mite
noi regalate al mare ed intente a depurare
zolle offese e con fresche piogge a rigenerare
con acqua e fuoco vecchie lacrime evaporate
inversamente applaudite nella gloria delle fate
marciamo senza sosta ed apriam mille portoni
illuminiamo vicoli e urliamo per milioni
di voci che si spendono in terre desolate
caliamo ceste al mondo di ginestre addobbate
fazzoletti al collo poche rughe così belle
che non hanno scalfito quell'anima ribelle
che ancora oggi splende e il suo candor sorprende
che persino l'amor per tanta volontà si arrende
cos'è che ci fa correre amica mia verso la vita
cos'è che ci fa amare questa lotta inesaurita
sarà quella gioia antica che lasciammo sulla scala
mentre di corsa scendevamo tenendoci
in libertà, stretta così forte la mano ?


a Maria Teresa Infante
copyright@marilena.capitanio.blogspot.it
20 Marzo 2014

Appunti di Viaggio 83 (L'arazzo)

Il tempo ha consumato la sua trama
la polvere offuscato le penombre
un paesaggio onirico e spensierato
festa autunnale con uva nei canestri.

Giare, ginestre e fanciulle infiorate
seni opulenti con tulle e tamburelli
giocondi damerini un po' effeminati
s'annusano come dei giovani vitelli.

Un tempo l'ordito aveva un valore
mani piene di calore e sapienza
artigiani che con ore di pazienza
celebravano la dea dell'abbondanza.

Ora è solo una commedia senza nome
che neppure in regalo oggi lo si vuole.

M.

Appunti di Viaggio 82 (Filatelia)

Quante avventure in un francobollo
una piccola figura pronta al decollo
accompagnava spesso lettere d'amore
e qualche volta annunciava un dolore.

Quanti francobolli hanno stampato
hanno viaggiato per l'intero mondo
commemorato i giochi e le guerre
onorato il creato, i santi e le stelle.

Re, regine e le grandi invenzioni
quadri, olimpiadi di tutte le nazioni
papi, capi di stato e costellazioni
fiori, animali tutti da collezione.

Quanti estimatori per un francobollo
disegnato con cura fino all'orlo
essenziale nella sua rifinitura
di mano in mano volava nella buca.

Veniva ritagliato per quanto era bello
se ne conservava anche un brandello
lo si conservava in un libro già letto
e finiva il suo viaggio in un sottotetto.

Quanta nostalgia per un francobollo
finito anche l'uso delle carte da bollo
finita l'epoca dello spedir cartoline
sà che il suo destino è nello sparire.

M.

Appunti di Viaggio 81 (Ingiusta Poesia)


Arde nella gola
arroventa l'amore
inganna l'anima
gioca col dolore
camuffa la paura
trama con il cuore
impugna la luna
e la tinge di colore
ha sete di silenzio
e sussurra ridendo
per le ultime ore
non ti lascia respirar
se di te non muore.

M.