Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 93 (DONNA NAZIONALE)

Eri come un esule di frontiera
nel parziale sorgere del sole
scarpe inzuppate di fango
e zigomo scavato dal fucile.
Poche pallottole in dote

ordini in tasche rattoppate
duro sguardo, fronte corrugata
causa del tuo poco riposare.
Il mondo ti crede scellerata
la Patria si, un gran bel gesto

staffetta di persone in cella
e riverbero di voci soffocate.
Meglio sgranar pannocchie
che scavar botole e rifugi
con la muffa tra le ciglia
per un pugno di libertà ?
E' una vecchia guerra infame 

tanto onore in fosse spente
omelia che sà tanto di censura
ora che racimoli istanti di significato.
Non un libro che narra la tua storia
non un discendente come prova

solo croci ignote per verdi campi
e qualche canzone, vana gloria.
In attesa di varcare quella luce
senti tutto l'amaro del tuo sapere

pochi denti stretti ad un bicchiere
in ricordo di quell'amore tra i vigneti.
Da giovane regnavi sulla terra

infornate di cialde e pane sciapo
confetti profumati delle nozze
e mostocotto nostrano alle sagre.


...Quella Patria che tu hai sudato 
ora non può più chiamarsi tale
un disordine di vite spiantate

un orda di follia nelle strade.
Forse t'aspettavi di invecchiare
contenta di aver vinto la battaglia
ma come vedi l'orrore non reclama
quei nomi che tu senti di pregare.
Pulsa lento il tuo cuore partigiano
lacrime versate su freddi monumenti
quelle stesse che ora ti sbranano
in un inesorabile vuoto di memoria.

M.
5 Maggio 2014 
@marilenacapitanio.blogspot.it