Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio (IL RESPIRO DELLA LIBERTA') 122


IL RESPIRO DELLA LIBERTA'
 (poemia Ὠκεανός)


Distesa d'acqua lacrima alla terra
dilegua ricordi di corpi sulle onde
esodo di fanciulli a divinità fluviali
eroiche traversate di naufraganti
cumuli di salvagenti senza nome.

Indigna l'anima deserta dell'uomo
non c'e' zattera predestinata sorte
che migrante brucia quanto il sale
e il mare non più terra del cosmo
è l'inferno di chi non ha un posto
all'amalgama globale dell'amore.

Mi trascino in traiettorie della morte
dove la vita viene strappata al mare
speculazione che svilisce le nascite
sabbia arsa sottratta alla speranza
brande di carne oscurano paesaggi
amministrati ora dalla follia omicida.

Osservo, sedimento la commozione
pane rancido nella casa delle tombe
mani che si posano sulla coscienza
gemono al dramma alla cattiva sorte
e il faro illumina orme sulla spiaggia.

Intere nazioni nell'abisso iconoclasta
genealogie senza più un luogo sacro
notizie prostrate all'agorà del cappio
vuoto smarrimento il senso della vita
e ragion d’essere consueta al diritto
al confine di filo spinato urbanizzato.

Raddoppio l'ascolto riaccendo il faro
raccolgo sguardi persi nella nebbia
 lasciati soli aggrappati a quella notte
muro di onde che diventano coperta
saranno altre sponde ad accoglierci
l'uomo saggio è solo un cuore raro e
il reo confesso miserabile assassino.

L'anelito mediterraneo piange libertà
un'ala scongiura altri voli nell'abisso
opera ciclopica di vascelli fantasma
lande alla ricchezza tanto promessa
preambolo di lode che rivolto a Dio
prega il lutto all'ennesima tragedia
che si nutre del mio stesso sangue
un calice al cielo che urla salvezza.




3 settembre 2015
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