Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 138 (LA CLESSIDRA)


Donna
assetata creatura
che dalla tua preistoria
intagli manufatta la scrittura
graffito primitivo e scolpita roccia
lacrima e patrimonio senza un tempo
che traccia pagine tristi della nostra storia.
Sposa di piantagioni dove consumi l'esistenza
colonizzata dal mercenario e intenso sfruttamento
delle tue ricchezze usurpate dall'odio e dalle guerre
che hanno insanguinato i popoli creando truci distanze.
Hanno ucciso i tuoi tanti bambini con immorale indifferenza
cancellando indigeni culture e preziose leggende alle foreste
con vile egemonia han frantumato le tue ancestrali tradizioni
un atroce destino che barbaro non arretra le dominazioni.
Hanno versato il sangue con la razziale segregazione
dilaniando i popoli colpevoli di una disuguaglianza
mutato la millenaria storia in un affranto deserto
affamato desolati villaggi e pascoli di bovini.
Con l'empio inganno di vana prosperità
han munto latte di capra nella gola
inacidito nel tuo rovente cuore
per svezzarti la pubertà
e con mesto pellame
sei sacerdotessa
di rara bellezza
e luce di terra ambrata.
Invochi due gocce di pioggia
da grandi fauci di predoni coccodrilli
che seminano terrore alle fresche pozze
seppellendo le ossa d'antilope nelle capanne.
Hanno avvelenato i fiumi e issato i pali di frontiera
incendiato i secolari alberi memori di crani di antenati
in cambio poche conchiglie raccolte sulla tua fronte ampia
e sulla tua acconciatura per procrearti nella disumana culla
nella dote sei bestiame e bambina consegnata al tuo sposo
credi nei talismani ma sei labbra piombate da dura argilla
scarne ossa e semi di lino nel baratto di sale e pescato
infibulata e adornata di rosso corallo e riciclati cocci.
T’inchini alla luna nascente sulle sponde del Nilo
che ti ha crocifissa all'hennè e allo zafferano
e partorito all'argine di tropicali affluenti
che rubano terre e ti lacerano i lobi.
Sacra di speranza ora preghi Dio
e la fame che nel vasellame
trasporti a lento passo
tra fango e polvere
nelle tue larghe
narici.



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19 Dicembre 2015