Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 10 (Per Giampaolo G.)

Quel Giampaolo...
Quel Theatre du silence di Via San Giovanni
con la sua rivista trimestrale di ricerca poetica.
Autore lui stesso di poemi e sonetti così dadaisti,
ma chiari e autentici come i suoi occhi.
Risfoglio questi libretti ingialliti dal tempo
che conservo come le pagine del mio passato.
Il 6, il 7, opus magnum, no snakes be blank...
e negli occhi appare lui, lì....
seduto sotto una finestrella dalla fioca luce
in una stanzetta piccola, buia e piena libri
che adorava tanto rimirar nella penombra della sera.
Lo ricordo così, alto, magro ed etereo
adagiato in un letto sgualcito
tra lenzuola attorcigliate ad asciugare.
Lo guardavo,
assopito nei suoi pensieri con un libro tra le mani
mentre bolliva una saporita e povera minestra
in un inverno buio e desolato tanto per scaldare la sera
fredda e umida come non mai.
Quel poeta, così strano e così grande sorrideva
aveva perso la sua Molly dell'Ulisse di Lorandi.
Si, quella giovane infermiera di Seriate
che lo salutò così senza voltarsi
prima che lui andasse tra aeroporti
e pane "tibetano".
Lo ritrovo oggi, on line come un miraggio
tra sonetti e you tube, un gran tuffo nel passato
che mi riempie di gioia e d'affetto nel rivederlo.