Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 71 (Geotermia)


Hai per ricordo il sapore delle dolci more
mentre ti ergi a Giudice di un tempo infinito
irto e spinoso come un cespuglio di aprile
che non sà se far frutti o di sole perire.
Hai per sapore un filo verde di prato
mentre rotoli dentro il mio letto scarlatto
disfatto o inadatto come un mare coatto
che non sà ben dirigersi perché non ha tatto.
Hai per memoria un reo confesso autunno
mentre non più tocchi dove il sole non osa
timido e spavaldo come son le spine di rosa
che non sanno se pungere o di dardo ferire.
Hai per dolce leccornia una sola intima paura
mentre rivesti i tuoi comodi abiti fresco lino
gialli e limpidi come gli acini giovani di vino
che crescono a coprire ogni rara fragranza.
Hai per talento uno sciocco parlar d'amore
mentre racconti risse di un lauto acro amore
assurdo e sgangherato così come lo hai creato
che non sà trovar cura ed è oramai malato.
Hai per speranza la tua ode, aspra parvenza
mentre osservi dall'alto della insana credenza
audace e tenace come un lontano uragano
che non sà se lottare o da re pregare invano.
Hai per silenzio un nuovo poderoso intento
mentre tormenti ogni giorno il tuo talento
austero e autentico come è freddo il vento
che non sà se spazzar via me o il tuo lamento.
Ogni virgola lasciata è intenzionata ma è legata.