Non sò cosa sia questa vita forse come dice il mio amico Angelo ... è tutta una follia ...

Appunti di Viaggio 78 (Povero Vecchio)




Mi son sentito povero….
nel battito altalenante del cuore
nel modo di guardare e di pensare
negli scarponi scollati da calzolare
in una maglia ristretta di lana infeltrita
dentro un giaccone di candide piume
apparse ad una ad una perdute nella vita.

Mi son sentito povero…
in una vicolo affollato e fitto di botteghe
in una vetrina di vapore e pane dorato
in un uomo stanco di coppi e di pianelle
occhi gonfi di ricordi e di lacrime salate
curvo sul banco di marmo e mani infarinate.

Mi son sentito povero…
attraversando la lenta periferia di confine
con le caviglie gonfie, instabili e indolenzite
trascinando sportine con le ruote consumate
dalle mille buche e dal bitume rigonfiato
calpestando stracci, cartoni e copertoni
inzuppati di piombo e di pioggia oleosa.

Mi son sentito povero…
su una sedia con sotto la sua zeppa
in una tazza troppo larga e macchiata
scheggiata e con un disegno indefinito
un thé sfiorito e spicchio di limone inacidito
ginocchia sporgenti da una coperta a quadroni.

Mi son sentito povero…
nel piccolo e misero ricovero della terra
un tappeto ritorto sfrangiato ed infangato
uscio di porta tarlata ad una sola mandata
con un battente cigolante di ferro e di ruggine
nessun altro segno per un nome da cercare.

Non mi son mai sentito così povero....
come in ginocchio chino su una zolla di terra
antica e fragile amicizia come un filo di preghiera
volteggiavo felice d’amore tra brezza e tormenta
empatia serena attendeva lo spuntar dei germogli
sonnecchiavano inascoltati nella fredda coltre d’azoto
aspettavano sorridenti la loro novantesima primavera.

Mi son sentito così, come al cospetto
di un Dio ...distratto ma non più minore.

Copyright of @ Marilena Capitanio